sabato 3 maggio 2008

Intervista a Padre Romano Zago - cosa cura l'Aloe Arborescens

INTERVISTA DEL 1998

Quanto di seguito riportato è tratto da un'intervista con padre Romano Zago.
E' andato alla TV, radio e giornali e ha parlato affinché un maggiore numero di persone conoscesse un segreto: lo straordinario potere curativo dell'Alòe Arborescente.
Nella casa della sua congregazione Melita, nel rione Sarandi (in Brasile), ha rilasciato l'intervista da cui è tratta il seguente articolo. L’articolo si basa su di una serie di domande e risposte da cui tutti possono trarre informazione e si spera abbracci in modo più vasto possibile la maggioranza dei quesiti circa l'Aloe Arborescente cui tutti vorrebbero avere risposta.
Vi invitiamo a tenere ben presente che il padre non ha una particolare affinità linguistica con l'italiano e quindi alcuni passi sarà premura del lettore interpretarli in maniera corretta e non propriamente alla lettera.

Domanda: Ascoltandola parlare con tanta convinzione sulle proprietà medicinali dì questa pianta sembra che le abbiano trovato un nomignolo: Frate della Santa Alòe Arborescente. Ma è davvero così santa?
Risposta: Se per santa s’intende efficace, possiamo affermare che è una delle piante curative più perfette che incontriamo nella natura. Basta dire che dei 22 amminoacidi che il nostro organismo ha bisogno, essa ne contiene ben 18. Senza esagerazioni è una farmacia completa che Dio ha messo a disposizione delle persone. Anche se non è propriamente una medicina.

Domanda: Se non è una medicina, come cura?
Risposa: Più che una medicina è un integratore alimentare. Fortifica il sistema immunologico indebolito. Rafforza le difese naturali dell'organismo, che con il passare degli anni possono indebolirsi per svariati fattori fisici: alimentazione sbagliata, sigarette, fumo, alcolismo o psichiche quali frustrazioni, fallimenti ecc ecc... ... Cadendo le resistenze, si apre il cammino alle malattie.
Allora l'Aloe Arborescente comincia facendo un vero lavaggio dell'organismo pulendo il sangue. E con il sangue pulito tutto comincia a funzionare bene, più o meno come una macchina in cui si mette combustibile nuovo. Domanda: La più grande qualità di questa pianta è la capacità di curare il cancro: è vero? Risposta: Si, essa ha curato molti tipi di malattie e cancri. Direi che oggi sono in migliaia che si sono liberati da questo incubo. Cancro di tutti i tipi: cervello, fegato, polmone, intestino, gola, seno, utero, ovaie, prostata, reni, pelli, leucemie. Mi ricordo sempre con emozione il mio primo caso ormai alcuni anni fa. Era un uomo con un cancro alla prostata, già in fase finale. La sua situazione era tanto disperata che i figli già avevano firmato per l'inventario dei beni. I medici non gli davano un'altra settimana. Sono andato ad amministrargli gli ultimi sacramenti. Ne ho approfittato per testare l'efficacia dell'Aloè Arborescente nella quale credevo con un po' di scetticismo. Oggi l'uomo vive in buona forma con ormai più di ottant'anni sulle spalle.

Domanda: Lei disse che credeva poco all'efficacia della pianta?
Risposta: Ho avuto il riconoscimento del potere curativo dell'Alòe Arborescente fin dall'infanzia. Del suo potere antitetanico. Per esempio: quando correvamo scalzi e schiacciavamo dei chiodi arrugginiti, subito veniva mia madre e legava un pezzo di pianta sulle ferite. Era una bellezza. Anche se il piede era molto gonfio e sanguinante, applicandovi alla sera la pianta al mattino era perfetto. Anche le ragazze se lo mettevano sul cuoio capelluto per rafforzare i capelli come facevano anche i Maya. Quanto a curare il cancro avevo i miei dubbi. Pensavo... è troppo semplice! E' propaganda! Davanti ai fiumi di soldi che si spendono nelle ricerche nel mondo intero, qualcuno dice che in un modo stupido ed economico si poteva curare il cancro. Era come se si volesse curare una frattura esposta con un bicchiere di limonata...

Domanda: Ma i fatti hanno dimostrato che è proprio così?
Risposta: Davanti al successo del mio primo caso comincia ad applicare la formula ad altri casi, sempre con esito positivo. Quando sono andato nella Terra Santa ho avuto modo di allargare le ricerche e le cure. Una direttrice di collegio religiosa aveva un tumore nell'utero tanto grande che i medici dell'ospedale Hadassah non gli davano più di due settimane di vita. Un signore aveva un cancro alla gola che non gli permetteva altro che ingoiare solo con un tubicino. Una signora aveva un cancro alle reni che era condannata. Tutti loro continuano a vivere. Il caso più commovente è stato Geraldito, un bambino argentino di cinque anni che aveva la leucemia. I genitori lo portarono in Spagna per il trapianto del midollo. Inutilmente. Nel colmo della disperazione lo portarono a Betlemme, nella grotta della natività, Pregarono: "Qui la vita apparve davanti agli uomini" e piansero molto "come può essere nata la vita qui se in breve dobbiamo consegnare nostro figlio alla morte?". Mi chiamarono. Nonostante la situazione mi sembrasse strema, al punto di dubitare sull'efficacia dell'Aloè Arborescente li tranquillizzai: "Finché c'è vita c'è speranza". Un mese dopo il bambino mi venne a visitare felice con i genitori e con la candela accesa in mano volle partecipare alla processione. Prese una seconda dose e dopo un mese ritornò a Buenos Aires.

Domanda: Oltre al cancro cura anche altre malattie?
Risposta: Molte altre malattie come: allergie, asma, anemie, coliche, artrosi, bruciature, insolazioni, malattie della pelle, cancrena, diabete, emorroidi, foruncoli, ferite veneree, infezioni alla vescica e ai reni, reumatismi, insonnia, itterizia, lebbra, dolori alle orecchie, alla testa, al fegato e allo stomaco, punture d'insetti, prostata, ulcere gastriche, verruche, e vermi. Come vede una farmacia completa.

Domanda: Cura anche l'AIDS?
Risposta: Non cura ma blocca, férma il processo del virus. In tal modo dopo tre o quattro dosi recupera l'organismo, soprattutto il fegato che è il primo organo a crollare.

Domanda: La sua applicazione presuppone una persona specializzata?
Risposta: Qualsiasi persona, semplice addirittura analfabeta, anche un bambino che sa fare un succo di frutta può preparare la pozione. Senza un equipaggiamento speciale. Un frullatore e basta perché la forza curativa è nella pianta e basta. Come i sacramenti che non dipendono nella loro efficacia dalla Santità del Ministro. Certamente se a dosarne gli ingredienti è una persona già esperta si evita di dovere provare e riprovare fino a trovare la combinazione giusta.

Domanda: Se qualcuno non si sente ammalato ma vorrebbe assumere una dose per "pulire il suo organismo" deve prendere una precauzione?
Risposta: Nessuna perché l'Aloe Arborescente non ha controindicazioni. La sua multipla azione come fungicida, battericida, purgante, diuretico può solo beneficiare all'organismo. Lo può solo restaurare, questo io lo ripeto volentieri; non disturba l'organismo, ma va in suo favore. Non distrugge niente, anzi, ripara ciò che non va.

Domanda: E se il paziente è un bambino?
Risposta: Non fa differenza. Se è ammalato, gli sì da la stessa dose degli adulti. Ma se vuole prenderlo solo come rinforzante del suo sistema immunologico consigliere! di cominciare con una dose pari a un cucchiaino di caffè fino ad aumentare la dose.

Domanda: Durante la cura possono accadere strane reazioni?
Risposte: Si perché l'organismo si sta liberando delle tossine. Allora, per esempio, possono accadere disturbi intestinali, pruriti, piccole macchie nella pelle, anche vesciche, feci puzzolenti, urina più scura, eruzione alla punta delle dita ma direi soprattutto ai cancerosi di non sospendere la cura perché questo è un buon segno. Sono sintomi ottimi, significa che il preparato sta producendo i suoi effetti.

Nessun commento: